
Piu' di 900 milioni di persone al mondo soffre la fame e, anche se la proporzione di denutriti è diminuita da qualche anno, le percentuali rimangono costanti.
Lo sviluppo delle bioenergie ha ripercussioni sulla sicurezza alimentare attraverso due canali predominanti:
a) effetto sui prezzi nei mercati internazionali;
b) fattori locali, legati ai metodi di produzione di bioenergia nel contesto locale.
Effetto sui prezzi:
Gli effetti sui prezzi derivati dalla domanda dei BIOCARBURANTI: I mercati dell'energia sono significativamente più grandi di quelli agricoli in termini di valore.
Di conseguenza i prezzi dell' energia determinano i prezzi agricoli di prodotti che possono fungere da raccolti energetici.
L'aumento della domanda di energia derivata da colture agricole sta creando un prezzo minimo per beni come zucchero, mais e colza.
Allo stesso tempo i mercati dell'energia creano anche tetti di prezzo per questi prodotti: se il loro prezzo supera un certo livello non sono più vettori energetici competitivi rispetto a fonti d'energia alternative.
Le proiezioni di breve e medio termine della FAO indicano che queste recenti tendenze condurranno, con tutta probabilità, a un'inversione della caduta dei prezzi reali dei prodotti agricoli già in atto da tempo.
L'impatto di un rialzo dei prezzi: L'aumento dei prezzi è vantaggioso per i produttori di questi beni, compresi i piccoli produttori più poveri.
Tuttavia, tali aumenti producono impatti negativi sugli acquirenti dei prodotti e in particolare su coloro per cui il cibo e i prodotti di base, tra cui mais e zucchero, costituiscono una parte significativa delle spese familiari.
Ciò riguarda soprattutto i poveri delle zone urbane e i più indigenti tra i poveri delle zone rurali.
I prezzi alti creano nuove opportunità di mercato: Prezzi più alti, tuttavia, creano nuove opportunità di mercato per gli abitanti poveri delle zone rurali, compresi quelli che non godono di sicurezza alimentare, i quali traggono vantaggio da una maggiore e più redditizia produzione agricola, da nuove opportunità d'impiego nell'industria dei BIOCARBURANTI e nell'indotto, via via che le attività economiche sono attirate da un'infrastruttura energetica migliorata.
Le tecnologie a maggiore intensità di manodopera creeranno maggiori opportunità di impiego per i lavoratori poveri e non qualificati.
L'impatto sulla sicurezza alimentare di nuova domanda per le bioenergie e sviluppi tecnologici è complesso ed estremamente legato al contesto.
I prezzi in aumento dei prodotti per la bioenergia, soprattutto in presenza di sussidi per la produzione, vanno a beneficio dei produttori ma a discapito dei consumatori di tali prodotti per usi alimentari in particolare per le popolazioni povere e rurali.
In una prospettiva di breve periodo il rispetto di criteri di base per la sicurezza alimentare dovrebbe costituire una condizione per la VENDITA sui mercati interni e internazionali di materie prime destinate alla produzione di bioenergie.
Nel medio termine, la produzione sostenibile delle bioenergie, lo sfruttamento di terreni marginali non competitivi con produzioni alimentari combinato con l'impiego delle biotecnologie e lo sviluppo di biocombustibili di seconda generazione contribuirebbero a favorire la soluzione del conflitto tra sicurezza alimentare e produzioni energetiche.
Fattori locali:
Il contesto regionale e sociale della produzione di bioenergia ha implicazioni importanti sulla sicurezza alimentare.
Tali effetti possono essere analizzati considerando come l'aumentata produzione di bioenergie interessi le quattro dimensioni della sicurezza alimentare: disponibilità, accesso, stabilità ed utilizzazione.
Impatto della crescita della produzione di BIOCARBURANTI sulla sicurezza alimentare
Disponibilità (la capacità del mondo di produrre cibo a sufficienza):
(+) la nuova domanda di prodotti agricoli porta a maggiori rendimenti per l'agricoltura e maggiore produzione
(+) la crescita dei BIOCARBURANTI può migliorare i servizi energetici rurali, dando una spinta alla produttività agricola
(-) terreni, acqua e altre risorse sono sottratte alla produzione alimentare (anche se i miglioramenti tecnologici e i carburanti di seconda generazione potrebbero ridurre la competizione tra cibo e carburanti)
Stabilità (l'accesso ininterrotto della popolazione a quantità sufficienti di cibo, anche in situazioni di crisi):
(+) i prezzi minimi per i prodotti alimentari di base garantiscono un rendimento minimo a tutti i produttori (compresi quelli più poveri)
(+) i BIOCARBURANTI possono creare nuove opportunità d'impiego nelle zone rurali e ridurre l'insicurezza rispetto all'agricoltura di sussistenza
(-) la maggiore volatilità dei prezzi tra li velli minimi e tetti massimi accresce il rischio per i consumatori più poveri
Accesso (la capacità delle famiglie di accedere al cibo, trovarlo nella propria zona e poterselo permettere):
(+) la nuova domanda di prodotti agricoli porta a redditi maggiori per gli agricoltori e a una maggiore capacità di acquistare alimentari
(-) prezzi più alti per i generi alimentari riducono l'accessibilità del cibo, con effetti negativi per gli acquirenti più poveri
(-) la sostituzione della produzione alimentare locale con nuovi sviluppi di biocarburante può ridurre l'accesso al cibo
Utilizzo (la capacità di assorbire sostanze nutrienti dal cibo; dipende dall'acqua pulita, dalla salute e dall'accesso all'energia):
(+) il maggiore accesso all'energia offre migliori opportunità per la preparazione e la conservazione degli alimenti
(+) la rigenerazione rurale legata alla crescita dei BIOCARBURANTI può migliorare la forni tura di servizi nelle zone rurali, compresa la sanità.
(-) la concorrenza per le risorse idriche può ridurre l'accesso all'acqua potabile e per usi igienici da parte dei più poveri.