Spesso la parola “clima” viene impropriamente utilizzata per parlare di “tempo meteorologico”.
Prima di affrontare i meccanismi e le problematiche relative alle mutazioni del clima, è opportuno chiarire la differenza tra questi due concetti:
• Il tempo “meteorologico” è lo stato dell’atmosfera in un dato luogo e in un dato momento.
Esso varia da luogo a luogo e nel corso dei giorni in relazione ai movimenti delle grandi masse d’aria e dei loro scambi con la superficie terrestre;
• Il “clima” è la combinazione delle condizioni meteorologiche prevalenti in una regione, su lunghi periodi di tempo (25-30 anni).
L’osservazione, prolungata nel tempo, di parametri come la temperatura, le precipitazioni, l’umidità consente di ottenere valori medi statisticamente significativi che descrivono il clima di una determinata regione.
Alla base dei complessi meccanismi che regolano il clima sulla terra, c’è un solo motore: l’energia del sole.
Essa viene assorbita dal sistema terrestre in modo diverso a seconda della latitudine, della conformazione geografica dei continenti e degli oceani, dell’orografia, ecc.
L’energia solare si trasforma in altre forme di energia che danno origine ai movimenti dell’atmosfera, dei mari, ecc. e in varie forme di energia bio-chimica che sono alla base della evoluzione della vita sulla terra. Dopo tutte queste trasformazioni l’energia solare, ormai “degradata”, ritorna nello spazio.
Tra l’energia che entra sulla terra e l’energia che esce, si stabilisce un equilibrio complessivo rappresentato dal “clima”, a sua volta composto da equilibri regionali e locali.
Pertanto, mentre nella pratica il clima è definito dalle condizioni meteorologiche medie (temperatura, precipitazioni, vento, umidità) in un arco di tempo di almeno trent’anni, nell’attività di ricerca scientifica è definito come lo stato di equilibrio energetico tra flusso di energia solare entrante sul nostro pianeta e flusso di energia uscente dal nostro pianeta.
I principali tipi di clima: varietà e caratteristiche principali
Climi umidi tropicali (almeno 6 mesi di precipitazioni e temperatura del mese più freddo superiore ai 15°C)
• clima equatoriale o della foresta pluviale;
• clima della savana.
Climi aridi (più di 6 mesi con scarse precipitazioni)
• clima arido caldo o desertico;
• clima steppico o arido con inverno freddo.
Climi mesotermici (temperatura del mese più freddo compresa tra 2°C e 15°C)
• clima umido temperato caldo con inverno secco o tropicale montano;
• clima umido temperato con estate secca o mediterraneo;
• clima temperato umido.
Climi microtermici (temperatura del mese più freddo superiore o uguale a 2°C)
• clima boreale freddo con inverno secco;
• clima boreale freddo con inverno umido.
Climi nivali (temperatura del mese più caldo sempre inferiore a 10°C)
• clima nivale o delle tundre;
• clima del gelo perenne.
Tratto da ENEA "Clima e Cambiamenti Climatici"