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Caratteristiche della domanda - Alberto Biancardi -

Sul lato della domanda, le caratteristiche più interessanti ai fini regolatori sono la forte variabilità dei consumi giornalieri e, soprattutto per il GAS NATURALE, fra i periodi dell’anno, accompagnata da una loro sensibile aleatorietà, cioè bassa prevedibilità sia per i fornitori, sia per gli stessi clienti finali1, nonché una notevole rigidità della domanda rispetto al prezzo.
Vi sono varie ragioni che spiegano tali caratteristiche.

In primo luogo, la mancanza di tecnologie adeguate e applicabili su larga scala non consente una reattività istantanea, o per lo meno ragionevolmente rapida, delle quantità consumate al variare dei prezzi. Quindi, anche di fronte a un imprevisto aumento dei prezzi su un mercato liberalizzato, è difficile informare il cliente di questa improvvisa variazione ed è altrettanto difficile fare in modo che le quantità consumate varino di conseguenza.

Un’ulteriore ragione consiste nelle abitudini dei consumatori, in particolare delle famiglie, che hanno usufruito storicamente – e spesso usufruiscono ancora nei mercati liberalizzati – di tariffe fisse o poco variabili rispetto alla dinamica dei consumi stessi nel corso della giornata e non hanno sempre una convenienza a modificare i loro stili di consumo.

Inoltre, bisogna tenere presente che i consumi presentanouna bassa elasticità rispetto ai prezzi, in quanto una parte consistente dei primi è dovuta a bisogni essenziali, sostanzialmente incomprimibili, e il peso dei costi di fornitura di energia elettrica e di GAS NATURALE è, mediamente, basso rispetto al reddito o alle disponibilità finanziarie di un consumatore.
Un’altra caratteristica di un certo rilievo è l’assai limitata sostituibilità di questi prodotti sul lato della domanda.

Nei loro vari usi, anche quando potenzialmente è possibile l’utilizzo alternativo di più fonti (si pensi fra tutti al riscaldamento domestico), dopo aver optato per una fonte, i costi di adeguamento degli impianti di utilizzo sono alti e quasi sempre rendono poco conveniente un cambiamento, anche in presenza di sensibili variazioni dei prezzi relativi.

Più in generale, si possono giustificare le rigidità sul lato della domanda sulla base dell’esistenza di forti costi-opportunità nell’aggiustamento della stessa.
Infatti, anche qualora esistessero diverse fonti disponibili a vari prezzi in un dato momento, oppure il prezzo della singola fonte di energia variasse nel tempo, si osserverebbe per un ampio insieme di consumatori – tipicamente, le famiglie – una notevole rigidità della domanda rispetto ai prezzi, giustificata dal costo-opportunità di acquisire nuove informazioni e ripetere il processo di scelta ottimizzante.

Peraltro, il fatto stesso di dover ripetere tale scelta ottimizzante nel tempo rappresenta di per sé un costo relativamente elevato per chi usa l’energia in quantità limitata2.
Ciò vale, ovviamente, in un orizzonte temporale breve. In un’ottica di lungo periodo, o per quei consumatori che richiedono e spendono una quota consistente del proprio budget in acquisti di energia, il costo-opportunità di ripetere le scelte per trovare il pattern di consumo migliore nel tempo, o rispetto a vari offerenti, può ben essere inferiore rispetto ai risparmi possibili.

Ciò spiega perché, in generale, l’introduzione di meccanismi di misurazione temporale istantanea (o per intervalli di tempo molto brevi) del consumo – il cosiddetto real-time metering – determini un effettivo risparmio presso i grandi consumatori di energia, derivante a sua volta dall’ottimizzazione intertemporale del consumo, mentre si traduca – almeno nel breve periodo – in aggravi di spesa per i piccoli consumatori.

Tra l’altro, per quanto attiene ai possibili risparmi nel lungo periodo, è possibile che la riduzione del prezzo individuale, derivante da una mutata composizione oraria del consumo giornaliero, sia più che compensata dall’aumento della domanda di energia stimolata proprio da tale riduzione del prezzo medio, e che quindi non si osservi alcun risparmio.
Infine, giova sottolineare che anche la sostituibilità sul lato dell’offerta è molto bassa.

Solo nel caso di produzione congiunta di calore ed energia elettrica, è possibile mutare il rapporto fra i due tipi di output, ma anche in questo caso i limiti tecnici ed economici sono stringenti.

1 L’incertezza caratterizza anche le attività sul lato dell’offerta e quelle di rete, STOCCAGGIO e rigassificazione, ovviamente, nel senso che è possibile avere interruzioni e guasti in tutte queste parti del sistema. Tuttavia, ai fini regolatori, questa incertezza appare meno importante, in quanto più facilmente prevedibile e governabile.

2 Il fatto che l’esistenza di costi di ottimizzazione derivanti dal replicare continuamente il processo di scelta impedisca di aggiustare le proprie scelte, e non di tanto in tanto o a seguito di notevoli variazioni nei prezzi, è noto in letteratura come problema dei menu cost.