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Il caos nel mondo digitale

"Può il batter d'ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?" fu il titolo di una conferenza tenuta da Lorenz nel 1972 . In effetti Lorenz spiega che nello sviluppo di un modello meteorologico, in seguito ad arrotondamenti dei dati iniziali in modo apparentemente irrilevante, i risultati finali ottenuti non si sarebbero riprodotti senza gli stessi arrotondamenti. Un piccolo cambiamento nelle condizioni avrebbero infatti creato un risultato differente. Se nel mondo reale la teoria della farfalla è stata spesso utilizzata per spiegare il caos e l’imprevedibilità degli accadimenti ( dalla meteroologia ai mercati finanziari ), su internet invece un click in Brasile, causato dalla pressione del dito di un attaccante tranquillamente seduto sulla sua scrivania , potrebbe provocare una interruzione di servizi che su internet si basano in Texas, e questo senza arrotondamenti o condizioni particolari. Il tutto dipende dalla caratteristica transnazionale di internet e dalla bravura degli attaccanti ( a cui spesso facciamo riferimento con il termine di hacker, dimenticando che hacker è un termine che indica qualcuno che conosce cosi bene i sistemi da poterli rendere più robusti e meno vulnerabili .. ma a che lo stesso tempo avrebbe le competenze per sfruttarne tali vulnerabilità ). Questa però non è una teoria, è semplicemente una costatazione, anzi rappresenta la realtà.

Gran parte degli incidenti che hanno attirato l’attenzione dei media e della opinione pubblica, sono stati causati da persone distanti, di nazionalità presunte e spesso non identificati , sicuramente organizzati per ottenere profitto dalle loro azioni , facilitati dal fatto che siamo totalmente dipendenti da servizi digitali, direttamente o indirettamente. Senza accorgecene siamo passati da un era in cui i servizi digitali automatizzavano operazioni ripetitive e reversibili ad oggi in cui i servizi che accediamo quotidinanamente sono irreversibili, non possono essere fatti manulamente.

L’ECOSISTEMA digitale è un elemento senza il quale la vita sul nostro pianeta, perlomeno la vita che noi conosciamo sarebbe impossibile, esattamente come lo sono acqua , terra ed ossigeno. Molti infatti considerano l’ECOSISTEMA digitale ( o internet ) un elemento dal valore intrinseco, qualcosa per il quale come ossigeno , aria ed acqua non è possibile calcolare un vero ritorno di investimento. Rappresenta un bene comune su cui si basano economia, politica, comunicazioni, servizi essenziali. Non sorprende quindi che guerre ed eserciti pensino di confrontarsi su questo terreno cosi come non sorprende che l’istinto umano non ha ancora metabolizzato le minacce legate ad internet. L’essere umano ha infatti avuto migliaia di anni per comprendere le minacce che provengono dall’acqua, dalla terra o dal cielo … e sono qualche anno per comprendere quelle che provengono da internet.

Il problema è che non abbiamo migliaia di anni per ricucire questo gap. La trasformazione digitale corre in fretta e il grado di consapevolezza della popolazione sulle minacce cyber non può restare indietro. Si tratta di uno sforzo comune che interessa la politica, le amministrazioni, la scuola ma tutti noi. Investire in consapevolezza è necessario iniziando con il diffidare di tutte le anomalie che riscontriamo nel mondo digitale . Se mettiamo una mano su un ferro e sentiamo il ferro che si riscalda, automaticamente ritraiamo la mano prima che la mano si ustioni. Se riceviamo una email che suggerisce vincite milionarie cliccando su un link: è improbabile , cancelliamo. Stessa cosa se riceviamo un messaggio su messenger che ci suggerisce che qualche video che ci riguarda sta imperversando su internet : è improbabile, cancelliamo. Ma non si tratta solo di email, altrimenti sarebbe facile. Il computer è più veloce di ieri e nessuno ha fatto nulla ?: è improbabile, controllate che antivirus sia attivo e correttamente configurato. Internet è veloce , magari siete vittime di un attacco di tipo redirection , andate a controllare il vostro DNS e verificate che è configurato come avrebbe dovuto esserlo. Ovviamente questi sono solo alcuni esempi di anomalie positive e negative, ma si potrebbe parlare per ore di frequenti anomalie che non riconosciute hanno causato i più famosi incidenti di sicurezza sul pianeta.

Investire in consapevolezza pertanto è necessario per ridurre il gap con la galoppante trasofrmazione digitale, senza dimenticare che a tutti è richiesto uno sforzo per comprendere le regole del mondo digitale ed abituarsi a riconoscere la normalità anche nel mondo digitale diffidando di qualunque anomalia.