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Petrolio, carbone, gas naturale. Tutte queste fonti hanno lunghi periodi di rigenerazione molto superiori ai tassi di consumo che ne condizioneranno l’uso attuale e futuro.

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Realizzazioni significative di impianti di termovalorizzazione Rifiuti Solidi Urbani - Francesco Asdrubali -

Si riportano di seguito alcuni dati relativi a realizzazioni significative di impianti di termovalorizzazione in Italia e all’estero.
-         Brescia: l’impianto di termovalorizzazione dell’Asm di Brescia può essere considerato tra i capostipiti della nuova generazione di termovalorizzatori in Italia; l’impianto tratta oltre 720 t/giorno di rifiuti, utilizzando un forno a griglia mobile (2 linee con 12 corsie in parallelo).
Le avanzate tecnologie di controllo dei processi di combustione ed abbattimento fumi impiegate (tecnologia svedese che unisce inertizzatori delle polveri, filtri a maniche, denitrificatori con tecnologia Scr e reattori per l’immissione di calce idrata e carboni attivi) hanno consentito di raggiungere, nei pochi anni di esercizio dell’impianto, dei valori di immissione di inquinanti estremamente bassi (in alcuni casi di un ordine di grandezza inferiori, ad esempio per diossine e furani), ben al di sotto dei limiti imposti da legge (progressivamente più stringenti).
Nel primo anno di esercizio, l’impianto ha trattato 265.000 t di RSU producendo 678 GWh termici e 178 GWh elettrici, consentendo un risparmio di energia primaria da altre centrali Asm pari a 46.000 tep.
-         Milano: il nuovo impianto Silla 2 ha consentito lo smaltimento di oltre 252.000 t di rifiuti nell’anno 20014, termo valorizzati in un forno a griglia mobile a 2 linee, per una potenzialità giornaliera di 775 t/giorno; i dispositivi utilizzati per l’abbattimento degli inquinanti constano di elettrofiltri, scrubber ad umido e denitrificatori non catalitici Scr che consentono anche in questo caso il raggiungimento di livelli di abbattimento veramente elevati. L’impianto ha prodotto 178 GWh elettrici e 3,6 GWh termici nel 2001.
-         Vienna: la capitale austriaca è dotata del maggiore impianto di TELERISCALDAMENTO d’Europa; esso, costituito da oltre 1.000 km di condutture, consente il riscaldamento invernale di 200.000 unità familiari ed oltre 5.000 utenze istituzionali (scuole, ospedali, ministeri); un quarto del calore veicolato viene prodotto dal termovalorizzatore di Spittelau, con potenzialità annua di oltre 250.000 t di RSU combusti.
È attualmente al vaglio dei tecnici la possibilità di ottimizzare l’impianto stesso, di EFFICIENZA già elevata (oltre 80%), affiancando alla produzione di energia termica la possibilità di produrre potenza frigorifera mediante sistemi ad assorbimento e perseguendo l’ambizioso obiettivo di coniugare smaltimento dei rifiuti urbani con la climatizzazione stagionale della città.

 

da F. Asdrubali, G. Moncada Lo Giudice: "La termovalorizzazione
dei RIFIUTI SOLIDI URBANI. Aspetti energetici, tecnologici,
legislativi ed ambientali", La Termotecnica, novembre 2004